Ispirazione: “L’arte della vittoria” di Phil Knight
Musica consigliata per la lettura: “Let me be the one” di Kevin Krauter

 

Investimento, rischio, passione. Questa è la storia di Phil Knight e della sua Idea Folle, che nasce da un desiderio: quello di voler lasciare un segno nel mondo. “Volevo vincere, anzi semplicemente non volevo perdere”: Phil Knight, prima di essere il padre della Nike, è per tutti Buck, un ragazzo che nel 1962 ha 24 anni e vive nell’Oregon. E soprattutto vive le incertezze e le difficoltà economiche di tutti i ragazzi della sua età, che la sera sognano con la testa sul cuscino e di giorno esercitano un lavoro controvoglia e per pochi spiccioli. Molti di noi ci sono passati o è la sensazione che stanno vivendo in questo momento.

Tutto ciò che Buck guadagna lo reinveste, molto spesso indebitandosi con le banche; ogni nuovo giorno è un rischio perché presuppone il non accontentarsi, l’alzare l’asticella verso un obiettivo più prestigioso, insperato appena qualche tempo prima; passione perché è il carburante senza il quale investimento e rischio assumono un’aura da libro di economia aziendale delle scuole superiori.

L'arte della vittoria di Phil Knight
La copertina del libro

“C’è una sorta di esuberante chiarezza in quel fremito, mezzo secondo prima che si decidano la vittoria o la sconfitta”. Di fremiti Buck ne vive tanti prima di realizzare la sua Idea Folle, prima di disegnare nella sua mente lo swoosh che oggi tutti conosciamo: viaggi, incontri, amori, la Blue Ribbon e il Giappone, dove “c’erano molti sentieri per scendere dal monte Fuji, secondo la mia guida, ma uno soltanto per salire”. Una lezione di vita. Come tutta la storia, come tutte le pagine del libro, che porterò con me assieme a queste altre frasi:

  • “L’uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli”
  • “Non dire mai alle persone come fare le cose. Dì loro cosa fare e ti sorprenderanno con la loro ingegnosità”
  • “La convinzione, decisi. La convinzione è irresistibile”
  • “L’arte di competere è l’arte di dimenticare. Devi dimenticare i tuoi limiti. Devi dimenticare i tuoi dubbi, la tua sofferenza, il tuo passato. Devi dimenticare quella voce interiore che grida e implora: “Non un passo in più!”
  • “L’ispirazione può venire dalle cose di ogni giorno. Cose che si possono mangiare. O trovare in giro per casa”
  • “Fiducia in se stessi. Ecco cosa serve ad un uomo, più del capitale, più della liquidità”
  • “Battere gli avversari è abbastanza facile. Battere se stessi è un impegno senza fine”
  • “Se vedi soltanto problemi, non hai una visione chiara delle cose”
  • “I pavidi non sono mai partiti e i deboli sono morti per strada… quindi rimaniamo noi, signore e signori. Noi”
  • “Ma è questa la natura dei soldi. Che tu ne abbia o meno, che tu ne voglia o meno, che ti piacciano o meno, cercheranno di definire la tua vita. Il nostro compito di essere umani è fare in modo che non sia così”
Phil Knight