Musica consigliata per la lettura: “If I lose myself” dei OneRepublic

 

Ci vuole coraggio per dirci che questo 2020 – che non vedevamo l’ora finisse già appena cominciato – in fondo in fondo ci ha riempito di profondi insegnamenti.

Ci ha insegnato a riscoprire la felicità, non quella effimera, quella di gesti teatrali e di beni materiali, ma quella che risiede nell’emozione delle piccole cose, di uno sguardo amico, di una mano tesa nel momento del bisogno, di una canzone canticchiata alla finestra.

Ci ha insegnato che tutte le nostre certezze possono vacillare in un attimo e le nostre abitudini quotidiane, quelle che ci portiamo dietro fin da quando eravamo bambini, radicalmente capovolte tra un decreto e l’altro.

Ci ha insegnato che l’età non è importante: ogni secondo è quello giusto per riscoprirsi, cambiare lavoro, imparare una nuova arte, dare una sterzata improvvisa alla propria vita.

Ci ha insegnato che basta poco per sorridere: una passeggiata senza mascherina, uno stadio gremito di tifosi, un concerto dal vivo, un abbraccio reale senza il filtro di smartphone e computer. E anche se molte di queste abitudini non possiamo ancora riviverle, basta immaginarle per tornare a sorridere.

Ci ha insegnato che si può vivere senza andare necessariamente di corsa, costantemente in affanno tra una commissione e l’altra, inseguendo scadenze che spesso sono solo nella nostra testa. A volte ritagliarsi del tempo per pensare, riflettere, leggere, osservare non può che renderci migliori – e migliorare le nostre azioni successive.

Ci hai insegnato che la tecnologia è un vantaggio, una risorsa, una possibilità. Il suo continuo progresso è un assist per vivere una vita più bella, più vicina ai nostri cari. Quegli oggetti che abbiamo in tasca o sulle nostre scrivanie non sono imbuti di app senza senso e programmi per smanettoni o bimbi capricciosi, ma strumenti per creare community e canali di lavoro.

Grazie mille 2020, anche sei stato uno stronzo. Dai tuoi insegnamenti ripartiremo per costruirci un 2021 all’altezza dei sogni che sapremo meritarci.